Non importa quanti anni abbiamo, non saremo mai troppo vecchi per crescere e per imparare. L’arte in generale e la musica in particolare, non hanno limiti o requisiti di età. Essa può essere il catalizzatore per la crescita sociale, educativa e psicologica di ogni individuo, costituendo il risveglio, l`impegno, lo stimolo per imparare. In Alto Adige/Sud Tirolo in canto corale assume una valenza particolare, perché esso rappresenta una delle modalità di socializzazione e di espressione più diffuse e praticate nella cultura locale anche in una modalità intergenerazionale.Il progetto di ricerca intende indagare le diverse forme dell`apprendere la musica attraverso la pratica del Canto Corale nei contesti non formali ed informali nei quali sia possibile rintracciare gli elementi identificativi dell`apprendimento permanente, ovvero la ricerca “della conoscenza sia per motivi personali o professionali durante il corso della vita, che avviene in modo volontario ed anche auto-motivato”.
No matter how old we are, we are not too old to grow. Music has no age requirements: this idea consitutes the Lifelong learning approach that is the “ongoing, voluntary, and self-motivated” pursuit of knowledge for either personal or professional reasons. Singing in the Choir can be the catalyst for social, educational, and psychological growth, forming the awakening, commitment, and stimulus to learn. In South Tyrol, choral singing takes on a special value because it represents one of the most popular and socialized expression modes and practiced in local culture even in intergenerational mode.This project is aimed at investigating the impact ofchoral singing in South Tyrol from primarily an educational perspective using ‘Lifelong Learning’ characteristics. A qualitativeinvestigation will be done to explore the changes, advantages and disadvantagesfor people of all ages participating in choral singing in intergeneral context. (Jeannotte, M. S. (2003). Singing alone? Thecontribution of cultural capital to social cohesion and sustainablecommunities. The International Journal of Cultural Policy, 9(1),35-49.)